La dinastia dei califfi Abbasidi (riassunto)

La dinastia degli Abbasidi regnò sul mondo islamico dal 750 al 1258 e comprese 37 califfi: il capostipite fu Abu ‘l-Abbas che approfittando del decadimento omayyade, si mise a capo di una rivolta, affrontò il califfo Marwan II nella battaglia del Grande Zab, lo sconfisse e lo uccise. Gli abbasidi trasferirono la capitale da Damasco, a Baghdad, in Iraq che divenne l’epicentro del loro potere per tutta la durata del loro dominio caratterizzato da una forte influenza dell’elemento persiano che si andava a fondere con le tradizioni arabe.
Il consolidamento del potere abbaside avvenne con al Mansur (754-775) che riuscì a domare diverse ribellioni interne. L’apice della potenza abbaside fu raggiunta con Harun al-Rashid (786-809), califfo spesso citato nelle “Mille e una Notte”, che ebbe molteplici scontri con l’impero bizantino e stabilì rapporti diplomatici anche con Carlo Magno. Suo figlio al Mamun (813-833). invece si distinse per l’attivismo in campo culturale ampliando la biblioteca di Baghdad e promuovendo la traduzione dal greco e dal persiano all’arabo di opere letterarie e scientifiche.

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