Il Settimonzio e la fondazione di Roma

Secondo la leggenda, Roma fu fondata da Romolo nel 753 a.C. . L’archeologo Andrea Carandini, scavando nei luoghi indicati dalla tradizione, ha rinvenuto sul colle Palatino quelle che potrebbero essere le mura di Romolo evidenziando dunque alcune possibili legami tra mito e realtà storica. La tesi più accreditata tra gli studiosi porta comunque a ritenere che Roma sia il risultato di una progressiva fusione di villeggi latini che preesistevano già da diversi secoli sui colli Palatino, Celio ed Esquilino. Questi insediamenti dapprima si federarono in una lega politico-religiosa detta Settimonzio (Septimontium) per poi espandersi ed arrivare a riunirsi in unico centro abitato.
D’altronde Roma era sorta in una posizione strategica che la poneva al centro dei traffici commerciali lungo le direttrici che dall’Etruria portavano verso sud in Campania, e che dal Mar Tirreno attraverso la via del sale, risalendo il corso del fiume Tevere, conducevano all’entroterra appenninico. Ciò le permise di ingrandirsi ulteriormente annettendosi prima i villaggi latini posti sul colle Viminale e le comunità di origine sabina del Quirinale, per poi acquisire con successive guerre un’assoluta supremazia nel Lazio.

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