Il terrore spirituale secondo Hitler

Il giovane Adolf Hitler che nei suoi anni viennesi viveva di espedienti con lavoretti saltuari e malpagati ebbe comunque modo in quelle precarie circostanze di cominciare a formare le proprie convinzioni ideologiche, improntate già a un marcato nazionalismo e antisemitismo. Benché non risulti in quei frangenti un impegno nella politica attiva, Hitler appariva già consapevole di quale importanza la propaganda potesse rivestire per il successo di uno schieramento politico. A tal fine fu per lui molto istruttiva l’osservazione del modus operandi del partito socialdemocratico nei cui confronti Hitler nutriva un odio profondo per l’atteggiamento di rifiuto del pangermanismo. Ciò nonostante, egli era abbastanza intelligente da capire la necessità di attenuare il suo disprezzo per i socialdemocratici in modo da concentrarsi nel comprendere le ragioni del loro grande consenso popolare. A tale scopo si mise a studiare i discorsi dei loro capi, l’organizzazione, i risultati che ottenevano e comprese l’importanza della capacità di promuoverne in modo capillare le idee e di mobilitare le masse. Uno degli strumenti più efficaci fu poi l’impiego di ciò che lui definì come “terrore spirituale”, e che descrisse in modo meticoloso nel Mein Kampf.
Il terrore spirituale affascinò il giovane Hitler e, pur partendo da una visione errata degli avvenimenti e offuscata dai suoi pregiudizi , la metterà poi in pratica per i propri obiettivi politici.

compresi l’ignobile terrore spirituale che questo movimento esercita in specie sulla borghesia, la quale non è moralmente né mentalmente in grado di tener testa a questi attacchi; esso scatena a un dato momento una tal valanga di calunnie e di menzogne contro qualsiasi avversario che risulti davvero pericoloso fino al momento in cui i nervi delle persone attaccate crollano (…..) gli effetti di tale tattica conducono quasi matematicamente al suo successo. (….) Così mentre nelle fila dei sostenitori la vittoria riportata sembra essere un trionfo della giustezza della loro causa, nella maggior parte dei casi l’avversario battuto dispera del successo di ogni ulteriore resistenza.

In queste righe troviamo una perfetta descrizione della tattica che i nazisti utilizzeranno in modo massiccio per delegittimare gli avversari e ridurli all’impotenza.

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