I Dori nel mito e nella storia

La presenza dei Dori nel Peloponneso è rappresentata nel mito del ritorno degli Eraclidi che riprendono possesso del Peloponneso, per poi uccidere Euristeo, re di Micene che a sua volta era riuscito in precedenza a sottomettere il loro capostipite Eracle. In questo modo i Dori/Eraclidi appaiono non come conquistatori, ma come restauratori dell’ordine legittimo violato, dando contemporaneamente conto delle differenze linguistiche, politiche e culturali esistenti tra i popoli greci
A tale mito si faceva corrispondere l’inizio della storia greca. Ai Dori venivano attribuite anche l’introduzione del ferro nella metallurgia e della ceramica geometrica. Gli sviluppi dell’archeologia e della ricerca storica hanno però smentito la tradizione appurando la conoscenza del ferro già in epoca micenea, introdotta nell’Ellade probabilmente dall’Anatolia tramite i c.d. “popoli del mare” che avevano spodestato gli Ittiti, Il bronzo era però più utilizzato in quanto più semplice da manipolare anche se a causa delle penuria di rame e stagno, la lavorazione del ferro a partire dall’XI secolo a.C prese decisamente il sopravvento. Lo sviluppo della ceramica è testimoniato in Attica, regione che notoriamente non fu però soggetta all’“invasione dorica”. Sempre in Attica è stata accertato il passaggio dal rito dell’inumazione a quello della cremazione, anche questo originariamente attribuito all’arrivo dei Dori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *